collage di foto di nuotatori che nuotano

Nuoto: il delfino è per tutti

Scrivere che il delfino possa essere nuotato da tutti sembra poco credibile. In realtà sono fortemente convinta di questo ed il campo mi dà ragione.

Il delfino è per tutti. Eh già hai capito proprio bene il delfino è per tutti.

Infatti se costruito mattone dopo mattone, dedicando tempo e pratica, il traguardo si raggiunge. Tuttavia affidarsi ad un insegnante ti aiuta a raggiungere il tuo obbiettivo prima. Noi insegnanti possiamo fare la differenza.

Cosa serve?
  • la complicità tra insegnante e allievo è fondamentale. Nuotare sulla stessa linea d’onda, permette alle informazioni in entrata e in uscita, di essere più efficaci
  • darsi tempo e avere tempo. Questa è una variabile che molte volte fa la differenza
  • per nuotare occorre costanza, perché ogni volta che si torna in acqua è necessario ritrovare il feeling con essa. Costanza nell’esercizio per dare continuità a quello che stai imparando
  • impegno reciproco, da parte mia che insegno e da parte tua che desideri imparare.

Il delfino è per tutti, se tra insegnate e allievo si crea l’affiatamento giusto. Se la fiducia e l’impegno è reciproco, il gioco è quasi fatto.

Qualora non avessi tempo di fare un corso di nuoto, questo tutorial ti aiuta a capire come impostare il lavoro.

Nuotare a delfino senza la respirazione

Nell’ultimo articolo ” il delfino per tutti” abbiamo costruito la nuotata a delfino, senza le respirazione. In effetti questa versione ti aiuta a rendere le cose più semplici.

Nel video qui a fianco, ad esempio, noterai sicuramente l’onda che contraddistingue il delfino. Il salire e scendere del corpo, dato dal movimento del capo e del corpo stesso, ti permette di spostarti nell’acqua.

Infatti, sempre nel video, puoi osservare, che le braccia iniziano a muoversi nel momento in cui la testa risale ed il corpo torna in superficie. Le braccia passano sotto al corpo ed escono vicino alle cosce nel momento che dai il secondo colpo di gambe.

I motori nel delfino

Nella nuotata a delfino sono tre i motori che ti portano ad avanzare nell’acqua:

  • la testa che fa da timone e guida l’onda
  • le gambe e le braccia che ti portano avanti.

Nuotare senza respirare ti permette di essere più veloce, ma l’autonomia finisce e prendere aria è necessario.

Quando respirare
giostra asse di equilibrio

Quando a delfino alzi la testa per respirare le gambe scenderebbero se tu in quel momento non mettessi il 2°colpo  di gambe.

A delfino si respira alzando la testa e guardando avanti a te.

Ricordati:

  •  quando respiri sposti il peso della testa fuori dall’acqua, ma c’è  il secondo colpo di gambe ad aiutarti a mantenere l’equilibrio
  •  alterna la bracciata con respirazione, alla bracciata a capo immerso. In questo modo l’equilibrio del tuo corpo ritorna sempre al suo posto.
Come respirare

La testa esce dall’acqua, quando le braccia passano sotto al corpo e ritorna sott’acqua, prima che le mani ritornino nell’acqua. Alza solo il viso senza buttarlo indietro e tieni il mento vicino all’acqua. Infatti se ti alzi troppo, freni la tua nuotata. Le prime volte farai fatica a trovare il timing giusto (il momento corretto) e la giusta misura per uscire e respirare. Provando e riprovando ti accorgerai che la nuotata prende il ritmo giusto e la fatica diminuisce.

Kaizen!

Non dimenticare che nel nuoto, il delfino è per tutti. Serve esercizio e impegno, come in tutte le cose. In modo particolare devi far tuo il movimento attraverso la pratica e l’allenamento. Grazie all’aiuto di un buon maestro, hai la possibilità di imparare in tempi più brevi. Qualora non avessi la possibilità di fare un corso di nuoto, guarda e osserva i video. La velocità, rallentata ti aiuta a seguire meglio, memorizzando più facilmente il movimento. Sembra difficile, ma non è così.

Le pinne

Usa le pinne le prime volte, ti aiutano moltissimo. Scegli un modello corto, così sono più facili da usare e non ti fanno incappare nel crampo muscolare. Una pinna troppo lunga diventa un problema invece di essere una soluzione.

Considerazioni finali

In conclusione, nuota due volte settimana, perché ogni giorno che torni in piscina devi ritrovare il feeling con l’acqua. Come già detto, nell’acqua non riesci a vederti, di conseguenza diventa fondamentale ascoltare come il corpo si stia muovendo in essa e prenderne consapevolezza.

Per questo motivo, più giorni dedichi al nuoto maggiore è la tua sensibilità a capire cosa stai facendo e come ti stai muovendo in acqua.

KAIZEN!

Nuota e commenta l’articolo con le tue impressioni.

Insieme, si trova sempre la soluzione!

Guarda il VIDEO

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