Isole Eolie in catamarano

Viaggiare in catamarano è il miglior modo per visitare le Isole Eolie, questo splendido arcipelago nel Mar Tirreno a nord della Sicilia.

La libertà che assicura un viaggio in barca è davvero unica; così come la barca a vela si affida al vento e ai suoi tempi, così la vita sul catamarano non ha orari e programmi. Affidarsi a uno skipper professionale e con una grande passione fa la sua differenza nell’organizzazione della giornata e rende il viaggio unico.

Le ore di navigazione, che dividono un’isola dall’altra passano velocemente grazie al mare calmo, allo splendido sole ed a una compagnia divertente ed esuberante.

Passata Salina si procede verso Filicudi, che insieme ad Alicudi (che non ho visitato) sono le isole più estreme dell’arcipelago.

Filicudi

A Filicudi l’attrattiva naturale più nota è La Canna. Questo specchio di mare blu con un faraglione alto 71 metri che emerge dall’acqua e rappresenta l’ultimo residuo di magma vulcanico resistito al passare del tempo. Si dice che sullo scoglio viva una sottospecie della lucertola delle Eolie in via di estinzione presente solamente su Strombolicchio e sul Faraglione a Salina.

mare e barca a vela

La Canna e Alicudi sullo sfondo

Per la notte si ormeggia in rada vicino a Pecorini, dove per la serata c’è sempre una grande movida. Con il taxi (una barca da pescatori) si raggiunge l’approdo di Pecorini e sulla passeggiata del porticciolo, la gente si ritrova per bere una birra e mangiare le specialità Eoliane cucinate da una signora, che ogni sera allestisce il banchetto davanti a casa.

Se hai fortuna trovi tavolo e sedia, diversamente ci si arrangia su muretti o altro. C’è da dire che la cucina della signora di Pecorini è davvero nostrana ed ottima. Una menzione particolare ai cannoli siciliani che sono davvero superlativi. Se passate per Filicudi la tappa qui è d’obbligo.

Panarea

Dopo diverse ore di navigazione su mare calmo arriviamo a Panarea, la perla delle Isole Eolie. Panarea è la più antica delle Isole Eolie nonché la più conosciuta per la sua vita mondana e le sue meraviglie.

Scoglio La Nave è la prima sosta che facciamo. Una baia incredibilmente bella, dove l’acqua è blu cobalto. Una parete di roccia nera cade a picco sul mare e si tuffa in questa acqua blu. Semplicemente fantastica. La baia è ricolma di barche a vela, che ormeggiate distanti da riva, lasciano ai bagnanti una ampia area per poter fare un bagno indimenticabile. Qui l’acqua è caldissima…una meraviglia tuffarsi e nuotare qui!

Ormeggiare a Panarea è come parcheggiare in centro a Bologna…ci sono una marea di barche e considerato il prezzo per ormeggi in porto e boa, meglio gettare l’ancora e attendere che il barcaiolo Taxi ci porti a riva.

Scesi a riva si è catapultati nel cuore del trend modaiolo del momento. Quest’anno tutti scalzi…vestito da sera, piedi neri, poi tacco 12 per salire sulla terrazza del Raya, il locale per eccellenza di Panarea, famoso per la splendida terrazza panoramica.

Stradine, vicoli stretti e case dai muri bianchi creano la giusta atmosfera. I giardini sono ricolmi di piante grasse, le terrazze di ristoranti e case con arredi bianchi, si affacciano sulla baia regalando panorami mozzafiato. Pure la caserma dei carabinieri ha il suo fascino.

Di fronte a Panarea il sole sorge, ma nonostante questo, anche il tramonto, lascia i suoi colori incredibili sui muri delle case e sullo specchio di mare adiacente il porticciolo.

Panarea ed i suoi isolotti

Le bellezze di Panarea non si esauriscono a riva, ma bensì negli scogli ed isolotti posti di fronte all’isola. Lisca Bianca, Lisca Nera, Dattilo, Bottaro, Panarelli, Basiluzzo e Spinarola, gli ultimi due più lontani, sono davvero sorprendenti sia per il mare che per la conformazione rocciosa.

Questi scogli sono ciò che rimane delle vecchie terre vulcaniche, dopo che mare e vento hanno sommerso ed eroso la roccia.

Tra questi isolotti potrete trovare un’intensa attività esalativa, infatti ci sono aree dove migliaia di bolle salgono in superficie creando una sorta di idromassaggio. I gas emessi sono costituiti per il 90-95% da anidride carbonica e da percentuali variabili di azoto ed acido solfidrico. A quest’ultimo è dovuto l’intenso odore di zolfo che si percepisce nella zona.

Il viaggio continua, navigando verso casa…la settimana alle Isole Eolie in catamarano sta per volgere al termine ma le sorprese non mancheranno.

Buon vento e al prossimo racconto.

Kaizen!

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