Quella strana cosa chiamata coordinazione
Ciao,
mi chiamo Coordinazione e sono quel meccanismo, piuttosto complicato, che ti permette di fare più cose contemporaneamente nel modo corretto, coinvolgendo più parti del corpo. Fondamentalmente sono una capacità, una sorta di dono che un individuo possiede e può sviluppare.
Spesso, quando le persone si trovano impacciate a fare qualcosa, scelgono la strada più facile e si giustificano dicendo ” … eh non sono coordinato”, ma in realtà c’è solo bisogno di imparare a fare e ripartire dall’inizio.
Cosa significa coordinare?

Coordinare forchetta e coltello
In effetti ci sono moltissime definizioni di me e spesso vengo confusa per altro. Il più delle volte tutti quanti pensano di non essere coordinati, semplicemente perché si confrontano con un gesto motorio molto raffinato, che non sono capaci di fare, come ad esempio il ballare, il nuotare o l’eseguire un gesto tecnico preciso come la battuta a tennis.
Al contrario nessuno pensa a me quando si usa la forchetta ed il coltello per mangiare, oppure quando si allacciano i cordoni delle scarpe. Anche in questo caso c’è una tecnica e un’abilità imparata e sviluppata, nel tempo, sin da piccoli.
Quando guidi l’auto
Pensa, il mio compito è quello di intervenire, anche, durante la guida. Immagina quante azioni facciamo, ad esempio, quando arriviamo ad un incrocio: guardare a sinistra e poi a destra, girando la testa e organizzando gli occhi, mettere la freccia con la mano destra, schiacciare la frizione con il piede sinistro, inserire la marcia con la mano destra, rilasciare la frizione e accelerare con il piede destro… il tutto in pochissimo tempo. È proprio grazie a me che si riescono a coordinare tutte queste azioni.
Come è possibile fare tutto questo?
Tutto ciò è possibile grazie all’apprendimento, cioè alla capacità di imparare nuove conoscenze, abilità, comportamenti e valori, attraverso l’esperienza. L’apprendimento motorio è direttamente proporzionale alle abilità che hai acquisito nell’arco della tua vita, in base a quanto ti sei messo davanti ad un compito motorio e hai speso tempo per farlo. In sostanza più il tuo bagaglio motorio è ricco di esperienza, maggiore sarà la tua capacità di acquisire nuove abilità motorie.
Tutta questione di imparare ovvero di apprendere
Ci sono azioni motorie che sono innate, come strisciare, arrampicarsi, camminare, correre, rotolare, lanciare, afferrare e

Lo sviluppo di una bambino attraverso gli schemi motori
saltare. Fanno parte del tuo bagaglio motorio in quanto essere umano. Sin da piccolo inizi a svilupparle grazie ai tuoi bisogni ed alla tua esperienza. Sono i movimenti che ti permettono di vivere il tuo quotidiano e migliorano, attraverso l’esecuzione diventando sempre più precisi.

Le abilità motorie sono da apprendere
Ci sono, invece, altri movimenti che vanno assolutamente imparati da zero, perché non c’è traccia dentro di te. Si chiamano abilità motorie, maestrie o destrezza motoria e sono lo sviluppo di quella che chiami tu coordinazione.
Ma come funziono?
Beh sono il frutto di un gioco perfetto tra muscoli che si attivano e muscoli che si disattivano, grazie ad un comando nervoso che parte dal tuo cervello e ti permette di realizzare una determinata azione. Tutto inizia da un’idea motoria che si crea nel tuo cervello. Un modello che hai visto e osservato con gli occhi, oppure da una spiegazione fatta di parole che ha creato questa idea, che poi devi cercare di realizzare. Ricordi il detto “tra il dire e il fare ci passa il mare”?
Ecco più o meno è così
A vederlo potrebbe sembrare possibile, ma quando ci provi il tuo corpo non risponde come vorresti. Il famoso gioco perfetto tra muscoli non c’è. Sei impacciato, goffo e molto lontano dal risultato sperato. C’è una gran confusione tra le informazioni che arrivano al tuo cervello e quelle che partono per guidare i muscoli. Sei in tilt. Ti serve tempo.
Cosa puoi fare?
Prima cosa devi rallentare la velocità di esecuzione, per dare tempo al tuo corpo di organizzarsi in modo corretto. Eseguire un movimento specifico che non conosci, richiede attenzione e controllo. Se sei troppo veloce, si innescano movimenti che by-passano il tuo cervello e sporcano l’esecuzione. Le informazioni captate dal tuo cervello vengono elaborate lentamente, mentre gli arti si muovono più velocemente e in modo scorretto.
Serve calma!
- segui le correzioni e i consigli di un bravo insegnante
- ripeti il compito motorio lentamente passo dopo passo
- cerca di rimanere concentrato e attento
- richiama mentalmente l’idea motoria che avevi all’inizio nella tua mente per anticipare l’azione motoria stessa
- controlla sempre con i feedback (informazioni di ritorno es. le correzioni) quello che hai fatto con quello che dovevi fare
- prova e riprova con costanza e pazienza.
È un mosaico che devi costruire. Ogni tassello va incastrato con le modalità e i tempi giusti. Datti il tempo per imparare. Non mettere tutto insieme fin da subito. Dal semplice al complesso è la tua strada.
Un bravo insegnante costruisce la progressione giusta tenendo conto delle tue abilità. Trova soluzioni alternative e ti affianca nel lavoro da eseguire portandoti a migliorare la tua coordinazione.
Sono la vostra compagna fedele
Tutti i giorni le migliaia di azioni che fai, mi chiamano all’opera, ma non te ne accorgi perché il più delle volte tutti questi movimenti li conosci, li fai a memoria e non richiedono più il tuo controllo. In effetti ti accorgi di me quando ti manco e non riesci a fare qualcosa soprattutto nell’ambito motorio. E se non sei più un ragazzino apriti cielo…diventa tutto impossibile perché ti convinci che l’età è un limite.
SBAGLIATO!
E’ vero, i ragazzini sono più facilitati nell’imparare a fare cose nuove e a farle bene(sono spugne, imparano alla svelta perché il loro cervello è ancora bello attivo e reattivo), ma tu, adulto non appellarti agli alibi per giustificarti e dire sono troppo grande per fare…
Quando sei adulto cosa cambia?
Puoi riuscire a fare cose egregie dal punto di vista motorio dedicando tempo e costanza all’attività che decidi di fare. Ovviamente IO(coordinazione) non funzionerò alla velocità della luce, sarò un diesel, ma non ti nego la possibilità di riuscire.
Apprendere nuove conoscenze dal punto di vista motorio quando sei adulto, richiede un maggior sforzo mentale e fisico. Fisico, perché crescendo il corpo cambia ed è meno veloce a rispondere agli stimoli. Ma allenandoti puoi essere più resistente, cioè migliori la tua tolleranza alla fatica. Sei meno mobile, perché gli arti sono più legati, più rigidi nelle articolazioni, ma facendo un buon programma di ginnastica e movimento riesci benissimo ad arginare questo inconveniente.
Non smettere di imparare
Non porti dei limiti. Avere la voglia di mettersi in gioco è la migliore motivazione per crescere sempre e migliorare la coordinazione. Ricorda il nostro motto KAIZEN, cambia in meglio o miglioramento continuo.
Kaizen è l’opportunità di essere felice a modo tuo, arricchendo la tua persona giorno dopo giorno con piccoli cambiamenti ma costanti nel tempo eliminando gli sprechi che ti assorbono energie e tempo.
Tenersi allenati ad apprendere nuove conoscenze è già un bel passo per abbandonare la routine e cambiare in meglio.
Un ottimo articolo scritto in modo molto comprensibile a tutti. Brave
Ciao Paolo siamo molto lusingate del tuo commento perché riceverlo da un collega su un argomento come la coordinazione è davvero incoraggiante e motivante. Grazie mille Paolo
Credo di essere la regina della poca coordinazione ed in acqua lo notò un sacco… se penso alle braccia, cadono le gambe, se penso alle gambe… affogo! Ahahaha ! È vero Anna come dici tu… bisogna andare con calma! Bellissimo articolo che condivido subito!
Ciao Silvia siamo tutti nella stessa barca quando siamo all’inizio di un apprendimento. Finché le varie parti del corpo non hanno interiorizzato il movimento preciso la nostra coordinazione è molto ballerina. Serve esercizio e costanza per far sì che le nuove abilitar si possano consolidare e divenire automatiche per poi indirizzare l’ attenzione su il resto.
Continua così con costanza e dedizione. Grazie
Bellissimo articolo!! Lo condivido!
Ciao Alba, ci fa molto piacere che gli argomenti trattati incontrino il vostro consenso, soprattutto perché non è assolutamente facile spiegare in soldoni certi meccanismi abbastanza complessi. Grazie
Ho letto tutto con molto interesse perché mi rivedo proprio mentre faccio nuoto con Anna e sono scoordinato,lei mi dice sempre di andare più piano ,ha ragione è una cosa che non riesco ancora a controllare bene,ma con il suo aiuto e la sua PAZIENZAspero di migliorare grazie di tutto💪💪💪
Ciao Daniela imparare a nuotare è una bellissima sfida per te e per il tuo insegnante, che cerca di consegnarti i mezzi necessari a farti capire e sentire come si muove il tuo corpo nell’acqua. Ognuno ha un modo di ricevere ed elaborare le informazioni molto personale e trovarsi sulla stessa linea d’onda non è sempre facile. Quando si è alle prime armi, si vuole tentare di fare bene ma il più delle volte si innescano movimenti involontari che sfuggono al controllo. Sembra di fare un buon lavoro ma in effetti il risultato è assai diverso. Tutto nella norma…stai imparando… Leggi il resto »