Ci vuole naso per respirare

Con il precedente post ti sei cimentato nei due test che hanno permesso di capire quanto respiri e quanto il tuo corpo tollera l’assenza d’aria. Ci vuole naso per respirare vuol essere un modo per scardinare l’automatismo del respiro e scendere nel profondo di un gesto che facciamo migliaia di volte al giorno.

Una vita di respiri

Normalmente esegui dai 14 ai 16 atti respiratori al minuto, che significano più di 20.000 al giorno e più di 7 milioni in un anno. Se ci pensi una valanga di respiri. Con la respirazione, in un minuto, inspiri circa 7,5 litri di aria, in un giorno sono più di 10.000 litri e 4 milioni di litri d’ aria in un anno, che corrispondono a 800.000 litri di ossigeno, di cui ne utilizziamo solo il 6% quindi meno di 50.000 litri. Davvero numeri impressionanti e incredibili.

Nel post non ci resta che respirare hai testato la tua capacità di tollerare la mancanza d’aria. Ma in concreto cosa significa?

Quando trattieni il respiro, non fai entrare ossigeno nei tuoi polmoni e non espelli l’anidride carbonica. In questa situazione è proprio l’anidride carbonica che invia lo stimolo al centro della respirazione per attivare il meccanismo respiratorio. Di conseguenza, maggiore è la tua capacità di ritardare questo stimolo, in modo consapevole e controllato, maggiore sarà la tua capacità di gestire con calma e tranquillità la respirazione, sia a riposo che durante un esercizio fisico. Non ti preoccupare se nel test hai ottenuto un punteggio basso, siamo qui per questo, per capire e migliorare insieme.

La posizione

Quando ti cimenti in qualcosa di nuovo, affinché tu possa imparare a farlo, è importante facilitare il più possibile la situazione. In modo particolare quando si tratta di respirare. Scegliere una posizione corretta e adeguata ti consente di capire e sentire meglio le sensazioni che si generano in modo da acquisirle e poi riprodurle nelle varie situazioni quotidiane. Metti sempre un abbigliamento comodo che non ostacoli o infastidisca i movimenti che andrai a fare.

La posizione ideale deve essere comoda e non di chiusura(le gambe mai ripiegate sull’addome).

Posizione supina (pancia in su): ginocchia piegate, rilassate, piedi larghezza del bacino. La schiena appoggiata a terra, mantenendo le curve naturali. Braccia rilassate lungo il corpo. Spalle lontane dalle orecchie. Sguardo rivolto al soffitto, allinea la colonna e il collo, abbassando leggermente il mento. Se il mento cade all’indietro, per via di un dorso curvo, opta per un cuscino sotto al capo.

Posizione seduta: le prime volte è bene utilizzare una sedia per facilitare l’apprendimento della tecnica. Posizionati sul bordo della sedia, senza appoggiare la schiena allo schienale. Mantieni la schiena dritta e verticale, seguendo il famoso filo che ti fa lievitare verso l’alto. I piedi sono appoggiati a terra, larghezza bacino, gambe rilassate. Le mani appoggiano sulle cosce o con il palmo in su o con il palmo in giù. Le spalle lontane dalle orecchie. Con lo sguardo fissa un orizzonte immaginario davanti a te. Gli occhi chiusi o aperti, come preferisci. Quando avrai preso maggior padronanza, un’altra posizione seduta che puoi provare è quella del diamante. Seduto sulle tue gambe, con i glutei che toccano i talloni. Se hai problemi alle ginocchia, puoi mettere un cuscino tra glutei e talloni.

Bocca o naso?

Molto spesso siamo abituati a respirare per la bocca. Ma la bocca è il mezzo per introdurre il cibo all’interno del corpo. Il naso è a tutti gli effetti l’organo deputato alla respirazione. Poi abbiamo la bocca come organo di riserva anche per respirare.

Per farti capire meglio prova a fare un bel respiro, in modo spontaneo, con la bocca. Respiri con la parte alta o bassa del torace? Ora prova a fare la stessa cosa solo con il naso. Se il test è riuscito, quando hai respirato con la bocca si è espanso il torace e le spalle si sono alzate. Quando hai respirato con il naso, dovresti avere canalizzato il respiro nella parte più bassa del torace, verso l’addome. Vero?

Respirare con il naso ha notevoli vantaggi:

  • il flusso d’aria incontra una maggiore resistenza passando dal naso, ma l’ossigeno che porti è del 10% o 20% in più rispetto a quello portato con una respirazione orale
  • il naso scalda e umidifica l’aria(pensa quando fuori fa molto freddo e respiri con la bocca cosa ti succede?)
  • l’aria passando dal naso è purificata e filtrata eliminando così molti batteri
  • il naso stimola la produzione di ossido nitrico, un gas che previene l’ipertensione, abbassa il colesterolo, mantiene elastiche le arterie e negli sportivi aumenta la performance.

Come puoi capire, respirare con il naso fa la differenza.

Ci vuole naso per respirare

Attraverso una respirazione più controllata e consapevole hai l’opportunità di migliorare la qualità delle tue giornate, soprattutto in questo momento dove tutto sembra molto piatto. Servono davvero pochi minuti di esercizio per acquisire una maggiore consapevolezza del tuo respiro.

Nel prossimo post troverai i primi 3 esercizi per accrescere la tua sensibilità respiratoria. Per 3 settimane ANNAEGIO ti accompagneranno in questo percorso un po diverso dal solito ma sicuramente interessante ed efficace.

Regala al tuo corpo una boccata d’aria nuova imparando a sentire e regolare il tuo respiro, ne sarai pienamente soddisfatto.

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Kaizen!

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